Mobilità sostenibile in Trentino. Il Comitato ” Noi Amici del Trasporto Pubblico” propone un nuovo disegno di legge a sostegno del T.p.L attivando una raccolta di firme in tutta la Provincia Autonoma di Trento. Il comunicato stampa di Transdolomites
Il testo è visionabile nel file a fondo testo.
Diamo notizia del comunicato stampa di Transdolomites diramato domenica 16 novembre 2014 a sostegno dell’inziativa.
L’Associazione Transdolomites è ad informare i residenti delle valli di Cembra, Fiemme e Fassa che presso i rispettivi comuni sono disponibili i moduli per la raccolta delle firme a favore di un disegno di legge di iniziativa popolare riguardante il trasporto pubblico. Iniziativa che si sviluppa in tutto il Trentino
Il testo depositato è composto da 22 articoli ed è sostenuto dal Comitato “ Noi amici del trasporto pubblico “al quale aderiscono varie associazioni tra cui anche Transdolomites e venne presentato in conferenza stampa a Trento lo scorso 16 settembre .
Il Comitato promotore dell’iniziativa ha come obiettivo la raccolta di 2500 firme entro il 16 dicembre 2014.
Obiettivo di questa iniziativa è invertire la rotta nel contesto della mobilità provinciale che attualmente si basa sul 70% sull’utilizzo dell’auto privata mentre il restante 30% è composto da trasporto pubblico, biciclette o spostamento a piedi.
Nello specifico, il disegno di legge propone ;
“entro il 2017: riduzione della mobilità privata motorizzata e aumento della mobilità sostenibile fino al raggiungimento, da parte della seconda, di una quota del 30 per cento degli spostamenti;
entro il 2020: raggiungimento, da parte della mobilità sostenibile, di una quota del 50 per cento degli spostamenti;
entro il 2025: raggiungimento, da parte della mobilità sostenibile, di una quota del 70 per cento degli spostamenti.
Esso traccia una considerevole rete di obiettivi miranti a definire un nuovo quadro di mobilità sostenibile funzionale a connettere i poli generatori ed attrattivi di traffico. Per citare alcuni degli obiettivi inseriti nel disegno di legge, figura il miglioramento dell’accessibilità delle valli e dei centri urbani, a realizzare una rete d’infrastrutture – fra cui strade, ferrovie, tramvie, piste ciclabili e pedonali – interconnesse nei nodi e collegate alle reti limitrofe, la promozione del ricorso a soluzioni tecnologiche e gestionali innovative, in particolare per l’infomobilità, per l’informazione efficace degli utenti del trasporto pubblico locale e della mobilità collettiva, l’ estensione della fruizione delle infrastrutture e dei servizi di mobilità da parte degli utenti portatori di handicap.
Il piano prevede che la struttura portante della mobilità sostenibile sia costituita dal trasporto pubblico locale. Nell’ambito del trasporto pubblico locale dà la priorità alle linee ferroviarie, prevedendo anzitutto il potenziamento dei sottosistemi ferroviari delle tratte trentine esistenti. Inoltre prevede la creazione di nuovi collegamenti ferroviari, ripristinando tracciati esistenti o progettati, in primo luogo fra l’asta dell’Adige e il basso Sarca, nonché nelle valli dell’Avisio.
Tra i punti forti è inserita la gratuità del trasporto pubblico ma essa dovrà essere la conseguenza del lungo percorso di compimento degli obiettivi elencati nella proposta complessiva del disegno di legge.
Le notizie di questi giorni che riportano le indicazioni da parte dell’Unione Europea miranti ad abolire la gratuità del trasporto pubblico presente in più realtà dell’Unione, tra cui alcune fasce di cittadini della confinante Provincia Autonoma di Bolzano possono fare apparire quest’azione fuori luogo.
Vero è che la contabilizzazione del costo dei trasporti dovrebbe essere in gran parte rivoluzionata andando a contabilizzare in questo settore tutta la serie imponente di “ costi esterni” che quotidianamente paghiamo in termini ad es. di costi sociali, sanitari, ambientali, ingorghi, sottrazione di territorio, etc che se sommati a fine anno producono l’impatto in negativo di parte equivalente di una finanziaria. Voci queste che sono contenute e dimostrate in studi effettuati da prestigiosi Istituti di Ricerca tanto per citare il Frauenhofer con sede a Stoccarda o INFRAS con sede in Svizzera che per conto della Commissione Europea hanno eseguito vari studi periodicamente aggiornati.
Si pensi solo che il costo sanitario per cittadino residente nell’arco alpino per i danni causati da traffico è stato quantificato in € 300,00 a persona.
Dunque gli spazi di manovra per le dovute riflessioni anche economiche ci sono. La sfida sarà quella di lavorare proprio sulla ricerca e quantificazione e riduzione delle esternalità negative per rifinanziare il servizio di trasporto pubblico.
Va ammesso che l’obiettivo della gratuità del servizio pubblico nel medio periodo punta essenzialmente al servizio urbano ma è comunque importante che anche nelle valli i residenti maggiorenni si rechino nei Municipi a firmare perché maggiore sarà il sostegno a favore di questo disegno di legge, maggiore forza si avrà anche per ragionare sul potenziamento e migliore efficienza del TPL anche nelle valli a tutto vantaggio dei residente e dell’economia turistica.
Massimo Girardi
Presidente di Transdolomites.
Cell. 320.4039769