La notte di Natale ed il comunicato stampa di Transdolomites

A nome di Transdolomites sono a porgere i più sentiti auguri di Buon Natale e Buon Anno a coloro che lavorano nel settore dell’informazione e per ringraziare per l’attenzione nei confronti dell’attività della nostra Associazione.

Anche nella notte di Natale non ci fermiamo. Pensiamo sia giusto rendere onore al messaggio della ragazzina quindicenne Greta Thunberg pubblicato su, https://youtu.be/B-R-yDQNj7o che ha dato una lezione ai leader mondiali consapevoli di ignorare i cambiamenti climatici. La notte di Natale deve essere il momento ideale per ascoltare e dare voce a chi chiede di avere il diritto ad un futuro migliore su questa terra.

Transdolomites non poteva non essere insensibile al messaggio di Greta ed è per questo che il nostro comunicato torna a chiedere un impegno che non può che partire dal basso. Dal Trentino in primo luogo.

Ognuno deve essere in prima linea per dare il proprio contributo che sommato a tanti deve diventare una risposta mondiale per affrontare l’emergenza ambientale che incombe sulle nostre teste e che in maniera insindacabile trova nelle azioni dell’uomo il vero responsabile.

La strada la sta indicando da tempo anche Transdolomites con la propria azione sul tema dei trasporti e sulla priorità di investire in mobilità pubblica e le infrastrutture ferroviarie ancora mancanti nella regione dolomitica e alpina.

Lo spunto giunge dalla notizia apparsa ieri sulla cronaca della città di Bolzano relativa al progetto per una seconda linea di tram cittadina.

Con la cortese preghiera di pubblicazione, rinnoviamo a tutti Voi auguri di Buone Feste.

Nei giorni scorsi è pervenuta a Palazzo Widmann e Municipio di Bolzano la proposta del consorzio d’impresa RATP ( Règie Autonome des transports parisiens ) che prevede il fatto che i privati si accollerebbero i costi di costruzione per poi gestire l’infrastruttura per i 20 anni di ben due linee tramviarie a Bolzano; la linea 1 che da Ponte Adige dovrà raggiungere il centro cittadino e la linea 2 che da Piazza Adriano dovrebbe raggiungere Via Resia.

Il confronto con Bolzano crea sempre una reazione di fastidio soprattutto nella classe politica trentina. Il problema non è questo semmai avere l’accortezza da fare delle valutazioni che analizzino la diversità tra le due province in tema di traporti. Anche da questo confronto si può trarre una risposta come ad es. la differenza tra reddito procapite anno che vede Bozlano in avanti di circa 6.000,00 Euro in più rispetto al Trentino.

Questa partita si gioca anche sul tema dei trasporti dove mentre a Trento si discute di grandi opere stradali mentre a Bolzano le grandi opere sono sulla “cura del ferro “ e sul continuo potenziamento dei servizi di mobilità pubblica.

Le scelte in tema di mobilità pubblica non sono scelte di mera natura ambientale ma anche determinate dalla volontà di far star meglio i propri cittadini.

La ricchezza e il benessere sociale non è inversamente proporzionale al numero di auto possedute. Meno auto di possesso maggiore ricchezza a disposizione delle famiglie, meno spesa pubblica per i danni da traffico.

Altra differenza sostanziale è che il problema di Bolzano è attualmente avere troppi progetti per le nuove infrastrutture ferroviarie mentre Trento non ne ha nemmeno una.

Altra ancora è che mentre Bolzano ha una capacità di ascolto attraverso le proprie Istituzioni, a Trento per troppi anni si è preferito mettere alla berlina chi le idee le aveva, e ancora le ha, seplicememnte dando dei visionari a chi ha avuto il coraggio civile di dare un proprio contributo al progresso sociale.

La storia però dimostra che utopista non è colui che genera idee, ma colui che nel proprio immobilismo pensa di cambiare il corso della storia. Una irresponsabilità che tocca non solo certa classe politica ma anche una parte della dirigenza provinciale con incarichi di responsabilità.

Le elezioni del 21 ottobre hanno decretato un cambio della guardia. Troppo presto per esprimere giudizi ma una occasione importante si prospetta già il 4 gennaio a Ponte di Legno con il titolo: “ “QUALI FERROVIE PER LE NOSTRE MONTAGNE”

Si tratta di un convegno che pone sul tavolo il ragionamento sulle future prospettive ferroviarie per le Alpi Centrali e Dolomiti invitando vari rappresentanti istituzionali tra cui figura anche il Presidente Maurizio Fugatti con l’Assessore Roberto Failoni.

Questo convegno anticipa quello che Transdolomites prevede di tenere a Trento al Muse a fine febbraio 2019 sul tema Olimpiadi invernali 2026 e nuove infrastrutture ferroviarie per le Alpi Centrali e le Dolomiti.

Esprimiamo apprezzamento nel leggere confermata la presenza del Governatore Maurizio Fugatti all’evento di Ponte di Legno. Chi siede alla guida delle Istituzioni ha l’incarico di prendere delle decisioni ma le decisioni si prendono anche sulla base delle conoscenze che si assumono. Per capire cosa sta dietro il significato di una proposta quale è quella di una nuova ferrovia bisogna esserci e sapere ascoltare perché strade e ferrovie non si valutano con lo stesso criterio.

Ed in questi anni passati molto pochi sono stati coloro che si sono degnati di ascoltare ed imparare non da Transdolomites ma per bocca dei tanti esperti che in anni anni di nostri convegni si sono presentati al Trentino.

Cordialmente.

Massimo Girardi

Presidente di Transdolomites

Cell. 320.4039769

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