Ferrovia, un richiamo turistico identificabile. Di Christian Bellini

 

 

Si è svolta nel mese di luglio, in Calabria, la prima conferenza nazionale sulle ferrovie turistiche “Binari d’Italia, la grande bellezza” promossa da Asstra-Associazione Trasporti alla quale aderiscono le aziende che gestiscono le ferrovie locali ex concesse. In questo convegno è emerso la grande potenzialità del turismo ferroviario, recuperando tratte chiuse al servizio ordinario, mentre il 2 agosto al senato, con voto unanime è diventata legge l’istituzione delle ferrovie turistiche.Da notare che questa legge ha trovato consenso unanime in parlamento, segno che si è intuito il suo valore per sviluppare questo settore che nel generare profitti, basta vedere i treni storici che sono sempre pieni, genera un indotto importante per le varie comunità locali.

Per quanto riguarda il Trentino in passato sono state chiuse e smantellate le linee Dermulo-Fondo-Mendola e la Rovereto–Mori-Arco-Riva del Garda, se per quest’ultima c’è la volontà di ripristinare su nuovo tracciato la linea perchè si è capito come il treno sia l’unico mezzo utile per portare i tanti turisti al lago e ridurre così il traffico stradale, mentre per l’altra linea parlare di un recupero è assai improbabile.

Altra linea che è stata chiusa e smantellata è la Ora-Predazzo.Qui il discorso è leggermente diverso, anche se bisogna coinvolgere la provincia autonoma di Bolzano per competenza territoriale, solamente che in alcuni punti il sedime è stato inglobato dall’urbanizzazione e quindi il tutto complica per una sua riattivazione completa, oppure si potrebbe riattivare in parte.

Invece, se andiamo ad analizzare le linee in esercizio, c’è la tratta gestita da Trentino Trasporti Esercizio, la Trento-Mezzana che andrebbe valorizzata dal punto di vista turistico.Certo esiste il “Trenino dei Castelli”, nato per far conoscere e visitare i castelli delle valli di Non e di Sole, però questo non basta e non soddisfa le esigenze dei tanti turisti e soprattutto non si sfrutta l’enorme potenzialità turistica che offre la linea ferroviaria.Anni fa ho viaggiato da Tirano a Saint Moritz con il celebre trenino rosso “Bernina Express”. Quando sono sceso al capolinea di Saint Moritz, ho fatto una visita alla città e ho notato come il treno si è integrato nel tessuto sociale, mi ha colpito vedere che in tante attività commerciali era presente la foto del trenino rosso e la relativa pubblicità.

Nessuno, ora, pretende, di arrivare a questi livelli, però se la provincia autonoma di Trento,la società Trentino Trasporti Esercizio, gli enti locali, l’ associazione albergatori, facessero “rete” per poter sviluppare un programma annuale dettagliato,creando un marchio, un brand, per il marketing e la promozione turistica.Nell’offerta turistica dovranno essere presente dei pacchetti, in cui si associa il viaggio in treno alla visita dei castelli, con itinerari per le escursioni, o per visitare delle zone di particolare bellezza ad esempio le antiche segherie ad acqua, e anche per associare eventi e feste al treno per valorizzare e far conoscere le attività folcloristiche e gastronomiche artigianali locali.A questo progetto devono essere coinvolte le scuole, in modo tale da far conoscere agli studenti questa nuova realtà e renderli parte attiva come volontari nell’assistenza e guida ai turisti sia in treno che nelle escursioni.

Se poi facciamo un’analisi del flusso di viaggiatori lungo la Trento-Mezzana, notiamo come numerosi turisti svizzeri sono attirati da questa piccola “linea”, segno di quanto sia conosciuta anche all’estero.Questo fatto deve far riflettere il mondo politico che si deve impegnare per potenziare, la Trento-Mezzana tramite il prolungamento verso Edolo e Tirano allacciandosi alla rete RhB, società che gestisce la linea Tirano-Saint Moritz.Ricordo che in val Camonica e in Valtellina già si stanno muovendo per potenziare il turismo e i collegamenti intra alpini, sollecitando la realizzazione del tratto ferroviario appena citato.

Lascio immaginare la bellezza di prendere il treno e passare da una valle all’altra, senza l’uso dell’auto e con la massima tranquillità, pertanto il Trentino non può assolutamente perdere questa occasione.

 

Christian Bellini

Rappresentante  di  FAST Mobilità, (Federazione autonoma sindacati trasporti)

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