Da www.ferrovie.it Firmato il protocollo per la ferrovia delle Dolomiti
Ferrovie.it – Firmato il protocollo per la ferrovia delle Dolomiti
Firmato il protocollo per la ferrovia delle Dolomiti
di Alessandro De Nardi
CORTINA D’AMPEZZO (Belluno) – Sabato 13 febbraio 2016 nel Municipio ampezzano il Presidente della Giunta Regionale del Veneto Luca Zaia e il Presidente della Giunta Provinciale di Bolzano – Alto Adige Arno Kompatscher, alla presenza del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Graziano Delrio, hanno sottoscritto il Protocollo d’intesa per lo sviluppo di un collegamento ferroviario Venezia – Val Pusteria. Con questo atto si dà avvio alla collaborazione tra gli enti firmatari e le loro società direttamente controllate (Sistemi Territoriali S.p.A. e Strutture Trasporto Alto Adige S.p.A.) per sviluppare, entro tre anni, lo studio di fattibilità per la realizzazione di una nuova linea ferroviaria a scartamento ordinario, a trazione elettrica, con velocità di tracciato minima di circa 80 km/h e massima di circa 100 km/h,raggio di curvatura minimo di 300-400 metri, pendenza massima del 35 per mille destinata al traffico passeggeri fra il Cadore e la Pusteria. Saranno così definite la domanda di trasporto dell’area dolomitica in esame e le linee guida progettuali che focalizzerano l’opera dal punto di vista delle valli che verrebbero percorse dal treno, del modello di esercizio e dell’impegno economico.

Il costo dell’opera è attualmente valutato attorno a 1.000 – 1.200 milioni di Euro, finanziabili fino al 40% attraverso fondi comunitari. 500 milioni per il tratto da Dobbiaco a Cortina d’Ampezzo. Altri 500 – 700 milioni circa per il tratto da Cortina a Calalzo, attuale capolinea della ferrovia bellunese, variabili anche in funzione del tracciato: più breve e meno costoso quello lungo la Valle del Boite che ricalcherebbe solo idealmente il tracciato della vecchia Ferrovia delle Dolomiti chiusa nel 1964; un po’ più lungo quello invece che si svolgerebbe lungo la Valle dell’Ansiei e che potrebbe risultare funzionale ad altre località d’interesse bellunesi come Auronzo di Cadore e, marginalmente, al Comèlico.
Nella breve conferenza, il Presidente Kompatscher ha dichiarato che il ripristino di un collegamento ferroviario dalla Val Pusteria a Cortina e quindi a Calalzo è un progetto che guarda davvero al futuro ed è una grande oppurtunità di sviluppo sostenibile nel territorio delle Dolomiti patrimonio UNESCO.
Il Presidente Zaia, dopo aver ricordato in sintesi il perduto “trenino blu” Calalzo – Cortina – Dobbiaco, ha sottolineato come quello del “Treno delle Dolomiti” sia un’idea di ampio respiro e soprattutto realizzabile.
Il Ministro Delrio ha chiosato che non c’è alcuna nostalgia nel proporre progetti di questo tipo, ma si è moderni e avanzati. Rete Ferroviaria Italiana è pronta ad assistere nella progettazione.
Intervenuto a un altro dibattito a Belluno poche ore dopo, Delrio ha brevemente ricordato la “terapia” della “cura del ferro” che prevede investimenti per il miglioramento delle linee ferroviarie regionali, anche con l’elettrificazione di quelle esercitate a trazione termica. E da qualche mese a questa parte di elettrificazione delle linee ferroviarie alto trevigiane e bellunesi già esistenti (Castelfranco – Montebelluna, Montebelluna - Calalzo, Conegliano – Ponte nelle Alpi) si sta parlando con insitenza sempre maggiore.