Comunicato stampa di Transdolomites. Scenati di mobilità per le valli di Cembra, Fiemme e Fassa nelle Dolomiti.

Ecco il testo del comunicato trasmesso domenica, 22 maggio 2016

 

Con la determinazione n. 58   del Dirigente  Dott. Roberto Andreatta del Servizio Trasporti Pubblici della Provincia Autonoma di Trento  in data 2 maggio 2016  è stato disposto di affidare a Transdolomites l’incarico di studio a titolo gratuito  sulla mobilità sostenibile nelle valli dell’Avisio per la definizione di ipotesi  riguardanti  “ Scenari di mobilità nelle Valli di Fassa, Fiemme e Cembra .

Transdolomites a proprie spese si impegna con una consulenza da affidarsi a tecnici specialisti del settore dei trasporti ( potendo contare sulla fornitura  dei dati relativi  alla mobilità da parte della P.A.T ) per addivenire ad un quadro di sintesi trasportistica, in ciò coinvolgendo sia funzionari provinciali  che delle Comunità di Valle interessate e fermo restando che l’analisi trasportistica  finale sarà consegnata  anche alla P.A.T.

Esprimo a nome mio e di Transdolomites la soddisfazione ed il ringraziamento per l’attenzione che la P.A.T ha riservato per l’iniziativa proposta dalla nostra associazione che attraverso gli studi proposti e gli obiettivi che si pongono hanno interesse provinciale e regionale . Studi che abbiamo affidato alla società Qnex di Bolzano  grazie all’azione  di autofinanziamento che Transdolomites ha attivato con l’organizzazione della Lotteria della Befana di Transdolomites e  grazie ala collaborazione degli sponsor che nelle valli di Fassa e Fiemme ha risposto con immediatezza alla nostra richiesta di collaborazione finanziaria.

Il percorso di studio si articolerà in più settori di attività e moduli

Si parte dall’ analisi e valutazione dell’attuale offerta di servizi autobus di linea (annuali

e stagionali) e dei servizi turistici (invernali ed estivi; skibus-navette-shuttle trenini

gommati) evidenziandone i punti di forza e di debolezza, per arrivare poi  all’ elaborazione e definizione di scenari per il miglioramento dell’offerta di

trasporto pubblico.

Tra questi , gli  scenari avanzati – ipotizzabili anche come ipotesi di lungo periodo – che

prevedano un aumento dei servizi e/o una loro diversa organizzazione (es. corse

SAD Bolzano-Vigo-Canazei e/o Ora-Cavalese-Predazzo-Vigo). Per ciascuno scenario vengono declinate azioni e proposte di fattibilità per

un’eventuale implementazione: percorsi, posizionamento delle fermate, orari,

frequenze, tipologia di mezzi, stima di costo del servizio;

  • proposta di integrazione del servizio di linea con skibus e navette turistiche;
  • integrazione con gli impianti di risalita, nelle stagioni estiva e invernale;
  • integrazione con il territorio, con particolare riferimento alla possibilità di utilizzare

il mezzo pubblico per compiere passeggiate ed escursioni;

  • analisi di fattibilità di politiche di istituire sosta a pagamento nei mesi estivi

per scoraggiare l’uso dell’auto privata e finanziare il servizio pubblico (es. in

Trentino Parco Naturale Adamello-Brenta);

  • scenario di miglioramento e velocizzazione con bus di linea dei collegamenti

del territorio fiemmese e fassano con i capoluoghi provinciali e le principali stazioni

ferroviarie di riferimento, al fine di migliorare la raggiungibilità dei territori

sia per l’utenza residente che per i turisti;

  • supporto nella preparazione degli incontri e nell’analisi dettagliata di questioni

emerse: incontri con amministratori, cittadini, operatori dei servizi;

  • definizione di una proposta di servizio extraurbano turistico tra la valle di Fassa

e la val d’Ega (tra Vigo di Fassa e Tires/Siusi), inteso come rinforzo integrato e

coordinato ai servizi di linea: percorso, posizionamento delle fermate, orari, frequenze,

tipologia di mezzi, stima di costo del servizio.

 

 

Modulo 2: Stima del potenziale di domanda del Treno dell’Avisio Trento-Penia

Al fine di riuscire a dimensionare i benefici di una nuova linea ferroviaria tra Trento e Alba

di Canazei attraverso le valli di Cembra, Fiemme e Fassa, Transdolomites necessita di

un’analisi del potenziale di utenza della linea.

previsione del trend di sviluppo fino all’anno 2030 dei principali fenomeni

demografici e socio-economici che caratterizzeranno il territorio e impatteranno

sulla domanda di mobilità da oggi al 2030 (demografia, occupazione, turismo

ed altri ambiti di rilievo) sia in uno scenario di prosecuzione dell’attuale modello

turistico che in uno scenario di “turismo di massa sostenibile” che punti a valorizzazione

di attività e attrazioni diverse dallo sci e della crescita delle presenze nelle

stagioni attualmente “basse” o “morte”.

 

A studi ultimati, provvederemo ad organizzare nel prossimo autunno un pubblico convegno per la presentazione dei dati e degli scenari elaborati.

 

L’obiettivo degli studi è  migliorare, meglio coordinare e ove necessario potenziare l’attuale offerta di TPL  ma nello stesso tempo leggere i cambiamenti in corso, dimensionare l’offerta di servizio nel solco di tali cambiamenti e nello stesso tempo generare opportunità .

Il momento è sicuramente favorevole per fare questo tipo di ragionamenti per i seguenti motivi;

 

  • Sono cresciuti  del 24% rispetto all’inverno 2014  i viaggiatori sui Frecciargento Trenitalia diretti a Trento, Rovereto e Bolzano.  Nel mese di dicembre sul Monte Bondone, tra Trento e Rovereto, le presenze sono

cresciute del 27% e gli arrivi di quasi il 21% rispetto all’anno scorso. Anche a gennaio si è registrato un più 5% di presenze e arrivi. Sull’altopiano della Paganella poi, in provincia di Trento, a dicembre

si è registrato un aumento degli arrivi del 12% e dell’8% di presenze, l’andamento positivo è stato  confermato anche per gennaio 2016. Il treno diventa sempre più il mezzo utilizzato per raggiungere le destinazioni turistiche. La mozione approvata recentemente dal Consiglio provinciale di Bolzano votata a stragrande maggioranza che chiede l’istituzione della fermata di Freccia Argento anche a Ora ne è la dimostrazione.

Siamo del parere che l’estensione delle fermate delle Frecce debba interessare anche Mezzocorona e coinvolgere anche gli Eurocity. Da corridoio di attraversamento, la ferrovia del Brennero anche per tali servizi deve diventare un corridoio di smistamento verso le valli laterali almeno sulle fermate di Ora e Mezzocorona. Così facendo si accresce il numero di cittadini che dall’auto privata si sposteranno sul lato della mobilità pubblica.

  • Cresce in regione l’interscambio modale e dell’uso combinato “ treno + bicicletta”. Anche qui è cresciuta la consapevolezza che il matrimonio bici e treno funziona ed è strategica questa  alleanza
  • Il concetto di trasporto bici proponiamo sia esteso anche ai pullman di linea  sulle tratte Ora –Cavalese –Penia e Bolzano Passo Carezza , Pera di Fassa sull’esempio del servizio SAD a Malles o Autopostale  in Engadina ove tutti i mezzi di linea sono attrezzati con la rastrelliera o con carrello .
  • Coinvolgimento dei privati per i servizi tra le fermate ferroviarie di Bolzano, Ora. Con servizi che essi propongono partendo dagli aeroporti per rientrare in Fassa e Fiemme stanno dimostrando che i turisti bisogna andare  a prenderseli. Così si dovrebbe fare anche per destinazioni più prossime alla valli che sono rappresentate dalle fermate ferroviarie.
  • Stimolare la stipula di contratti di collaborazione con Trenitalia ( frecce) e Db Bahn per  investire sul treno  e in integrazione pullman come mezzi per raggiungere le destinazioni turistiche; Con gli Eurocity sono in atto le promozioni con DB Bahn per gli Eurocity con destinazione Val Gardena, Lago di Garda, Iesolo, Rimini( queste due novità per la prossima estate)
  • Avviare un percorso di razionalizzazione delle card di mobilità turistica e di mobilità per residenti a livello di regione e in parallelo di Euroregione  sotto lo slogan già coniato in Svizzera “ Un Paese, un biglietto”
  • Promuovere nel settore del trasporto pubblico azioni di marketing investendo in tale senso con una pubblicità  “qualificata “ sulle tratte che si muovono nei territori UNESCO. Anche qui i privati hanno afferrato tale concetto comunicativo. Se ad es. Guardiano alla ferrovia retica in Engadina, i locomotori che fanno servizio sulle linee UNESCO sono pellicolati con questo messaggio. Il TPL  deve interagire con il territorio, esserne complice, deve essere lo strumento per promuovere il territorio e non essere fine a sé stesso e per le sole fasce più deboli della popolazione, Il TPL non è un servizio di elemosina ma deve essere fattore di  crescita sociale ed economica. Allo stesso tempo  questo servizio deve figurare nelle home page di tutti i siti internet degli hotel e nelle loro informazioni cartacee. La promozione turistica delle valli deve essere legata strettamente all’offerta di mobilità pubblica.
  • Così come si opera per la stagione invernale ove il servizio SAD e Trentino Trasporti sono supportati dagli skibus, lo stesso metodo deve essere attuato per la stagione estiva la quale come presenze non è da meno rispetto all’inverno come presenze; In val di Fiemme nella stagione estiva 2015 sono state registrate 1722.628 presenze tra alberghiero ed extra alberghiero mentre in Fassa  le stime parlano di 1.978.325 nella totalità. E’ impensabile che il servizio pubblico da solo possa soddisfare in estate  la domanda di mobilità per turisti e residenti
  • Ultimo obiettivo  , quello sul quale bisogna riflettere con molta determinazione è il 2026 anno nel quale è previsto il transito dei treni  AV nel nuovo tunnel ferroviario. Da Bolzano a Innsbruck si prevede 1 ora di viaggio, da Verona a Monaco 3 ore, da Bolzano a Berlino poco più di 5 ore. Il viaggio in terno sarà più conveniente dell’aereo e dunque l’uso del treno per fini turistici avrà un forte incremento rispetto ad oggi. Ma questi treni fermeranno solo a Trento e Bolzano ed è da lì che si dovrà prevedere come portarli verso le periferie, Ecco che allora per il Trentino sarà fondamentale avere in Trento il sistema ferroviario nella direzione delle valli del Noce, della Valsugana con collegamento a Venezia, quello con il lago di Garda e quello con le Dolomiti con la nuova ferrovia delle valli dell’Avisio. Ma il 2026 è quasi alle porte e molti sembrano ancora non essersene resi conto.

 

 

Cordialmente.

Massimo Girardi

 

 

 

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