2 giugno, torna il Sebino Express e i treni storici in Lombardia

 

Comunicato stampa Fondazione FS

Ripartono i treni storici della Fondazione FS Italiane in Lombardia. Il primo appuntamento, dopo quasi otto mesi di stop, è per mercoledì 2 giugno, festa della Repubblica, con il Sebino Express verso il Lago d’Iseo.
Anche quest’anno, il convoglio storico partirà dalla stazione di Milano Centrale per attraversare il territorio bergamasco all’interno del Parco Regionale del fiume Oglio, ai piedi della Valle Camonica, fino alle sponde del lago.
Il treno sarà trainato da una locomotiva elettrica in livrea storica tra Milano e Bergamo e da una locomotiva a vapore per il resto del tragitto.

La partenza del convoglio storico, composto da vetture Centoporte degli anni ’30 e Corbellini degli anni ’50, è alle ore 07.50 dalla stazione di Milano Centrale. Previste fermate intermedie nelle stazioni di Milano Lambrate (08.01), Bergamo (09.15) e Palazzolo sull’Oglio (10.18) con arrivo a Paratico-Sarnico alle 10.50, dove i passeggeri potranno visitare i luoghi circostanti, dedicarsi al trekking o esplorare i magnifici borghi che si affacciano sul lago d’Iseo.

Comunicato integrale su www.ferrovie.it

Lago di Iseo, torna il Treno dei Sapori

 

Dopo tanto patire, tanta tristezza e tante incertezze, finalmente la “certezza” del Treno dei Sapori riparte nel suo pieno splendore dal 2 giugno 2021.
Il Treno dei Sapori, un viaggio multisensoriale lungo la linea ferroviaria Brescia – Edolo dove modernità e tradizione s’incontrano in un connubio di arte, storia, cultura, natura ed… enogastronomia!

Viaggiando sul Treno dei Sapori si ha il piacere di degustare le eccellenze enogastronomiche di Franciacorta, Lago di Iseo e Valle Camonica mentre dai finestrini si susseguono le immagini dei più suggestivi panorami di questi meravigliosi territori cosi da scoprirne la ricchezza artistica, storica e culturale.
Un viaggio sul Treno dei Sapori è un’esperienza irripetibile nel pieno rispetto del tempo, del territorio e della natura che lo caratterizza. In poche parole, la migliore esperienza di slow tourism che si possa concepire e provare!

Comunicato integrale su www.ferrovie.it

”Riccione in Treno” per un’estate in ripartenza di FSNews

 

Raggiungere Riccione è sempre più facile e conveniente. Con la ripartenza del turismo in sicurezza torna l’iniziativa dedicata alle vacanze e alla mobilità sostenibile, che grazie l’accordo tra il Comune, Trenitalia e Federalberghi Riccione consentirà di raggiungere la Perla Verde in treno direttamente e senza cambi con le Frecce Trenitalia dalle più grandi città. Oltre alla comodità e la velocità del viaggio messi a disposizione, la collaborazione offre nuovi incentivi da sfruttare per trascorre delle vacanze convenienti: chi sceglie la vacanza in uno degli hotel aderenti alla promozione “Riccione in Treno” (riccioneintreno.it) potrà infatti ottenere il rimborso del biglietto del viaggio, l’esenzione della tassa di soggiorno e un plus eccezionale, l’ingresso riservato agli eventi.

Il testo integrale è pubblicato su www.ferrovie.it

“GERMANIA: METRO’ WUPPERTAL E FILOVIE SOLINGEN: STORIA ED ATTUALITÀ DELLA METROPOLITANA SOSPESA “SOTTOSOPRA” DI WUPPERTAL E LE FILOVIE DI SOLINGEN IERI ED OGGI”. Relatore: Giovanni MOLTENI, UTP

Egregie,i

Vi invitiamo alla 166° serata UTP di mercoledì 3 marzo ore 20:45 sul tema “GERMANIA: METRO’ WUPPERTAL E FILOVIE SOLINGEN: STORIA ED ATTUALITÀ DELLA METROPOLITANA SOSPESA “SOTTOSOPRA” DI WUPPERTAL E LE FILOVIE DI SOLINGEN IERI ED OGGI”.

Relatore: Giovanni MOLTENI, UTP

 

Ringraziamo per appropriata diffusione.  


 Dal 2002 organizziamo le serate UTP ogni primo mercoledì del mese, a sostegno del Trasporto Pubblico presso le associazioni per la MOBILITÀ’ SOSTENIBILE: ciclisti, pedoni, utenti trasporti pubblici, mobility manager.

att.ne NON di persona in v.Borsieri, 4 Milano ma in remoto (Zoom) > ISTRUZIONI SOTTO 

 

Cordiali saluti. 

 

ing. Fornaroli Agostino

Mobility Manager

Segretario UTP (Ass. Utenti del Trasporto Pubblico)   

[email protected]   

+ 39 335 5999596   

 

ISTRUZIONI PER ZOOM :

Argomento: Trasporti originali in Germania
Ora: 3 mar 2021 08:30 PM Amsterdam, Berlino, Roma, Stoccolma, Vienna

Entra nella riunione in Zoom

Per correttezza nei confronti degli altri partecipanti è richiesto di qualificarsi con nome e cognome al momento dell’ingresso. Clicca qui sotto:

https://us02web.zoom.us/j/83068451036?pwd=bGh6Q3J5UnpZM01ZMlZrUVU2cVdIUT09

ID riunione: 830 6845 1036

Passcode: 014464

Entrata via telefono (solo audio):

Comporre uno dei numeri telefonici indicati sotto, in base al paese da cui si chiama.
Inserire, quando richiesto, 830 6845 1036#
Inserire, quando richiesto, 0#
Inserire, quando richiesto, 014464#

Componi in base alla tua posizione

+39 021 241 28 823 Italia
+39 069 480 6488 Italia
+39 020 066 7245 Italia
+41 43 210 71 08 Svizzera
+41 44 529 92 72 Svizzera
+41 22 591 00 05 Svizzera
+41 22 591 01 56 Svizzera
+41 31 528 09 88 Svizzera
+41 43 210 70 42 Svizzera
ID riunione: 830 6845 1036
Passcode: 014464
Trova il tuo numero locale: https://us02web.zoom.us/u/kd1vgtKbat

La ferrovia Cuneo-Ventimiglia-Nizza prima nel censimento ”I Luoghi del Cuore”

 

 

La ferrovia Cuneo-Ventimiglia-Nizza prima nel censimento ”I Luoghi del Cuore”

di Redazione

La ferrovia Cuneo – Ventimiglia – Nizza festeggia il 1° posto nella classifica nazionale “I Luoghi del Cuore” del FAI, e anche il 1° posto nella classifica speciale “Italia sopra i 600 metri”.
Con 75.586 voti nel decimo censimento online sul sito Internet del FAI, chiuso il 25 febbraio, la Ferrovia delle Meraviglie si classifica quindi prima, davanti al Castello e Parco di Sammezzano e al Castello di Brescia.
La delegazione FAI di Cuneo, attraverso la propria pagina Facebook, si complimenta con tutti gli altri luoghi per i traguardi da essi raggiunti.

 

Fonte www.ferrovie.it

 

Ferrovia per il Lago di Garda , soluzione per il traffico automobilistico

Ferrovia, risarcimento per l’Alto Garda.Trentino 19.11.2020

“QUANDO A S.SIRO SI ANDAVA IN TRAM – STADIO E IPPODROMI NELLA STORIA MONDIALE DELLO SPORT”.

 

Egregie/i,

 

UTP (Ass. UTENTI DEL TRASPORTO PUBBLICO) continua le serate in collegamento remoto. Nell’ambito della 19°stagione 2020/21 siete invitati a collegarvi mercoledì 2 dicembre 2020 ore 20:45 – 23:00 alla 163°serataUTP sul tema “QUANDO A S.SIRO SI ANDAVA IN TRAM – STADIO E IPPODROMI NELLA STORIA MONDIALE DELLO SPORT”.                  

Relatori due solidi esperti di trasporti pubblici: Roberto COSTA e Gabriele GAGLIARDO  

Con saluto di Giuliana FILIPPAZZI, dei cittadini custodi della bellezza di un quartiere (San Siro) perfetto, progettato dallo studio arch. Giò PONTI ed associati.

 

Potreste nn conoscere tutte le linee che hanno servito, servono e serviranno la SCALA DEL CALCIO: Metro 5; tram 5, 15, 16, 24, 38, 55, 56, 59, 61; bus A, DS, L, S, 49, 64, 69, 72, 78, 80, 95, 204, 208, 423 e collegamenti speciali.                           

 

Ringraziamo per appropriata diffusione.


Le​ serate UTP: dal 2002
 ogni primo mercoledì del mese, a sostegno del Trasporto Pubblico presso le associazioni per la MOBILITÀ’ SOSTENIBILE: ciclisti, pedoni, utenti trasporti pubblici, mobility manager.
Prossimi argomenti: Il ritorno di un nuovo Tram Interurbano per Vimercate (Mb) , Ferro e Gomma in Veneto, TPL speciale in Germania….

Entra nella riunione in ZOOM  Argomento: IL TRAM A SAN SIRO Ora: 2 dic 20 08:30 PM Roma

Per correttezza nei confronti degli altri partecipanti è richiesto di qualificarsi con nome e cognome al momento dell’ingresso. Clicca qui sotto:

 

https://us02web.zoom.us/j/86485680757?pwd=Q3dBa0xtNVl1WkhHMEhQNTRsWW1KQT09

 

ID riunione: 864 8568 0757 Passcode: 348758    

     un tocco su dispositivo mobile  +390694806488,,86485680757#,,,,,0#,,348758# +390200667245,,86485680757#,,,,,,0#,,348758# Italia

Componi in base alla tua posizione, Italia: +39 069 480 6488  e +39 020 066 7245 e +39 021 241 28 823

Svizzera: +41 44 529 92 72  e +41 22 591 00 05 e +41 22 591 01 56 e +41 31 528 09 88 e +41 43 210 70 42

Trova il tuo numero locale: https://us02web.zoom.us/u/ker0B7fk2v

 

info collegamento in rete: +39 338 5303168 – [email protected]

 

Cordiali saluti.

[email protected]

Mobility Manager

Segretario  UTP – ASSOCIAZIONE UTENTI DEL TRASPORTO PUBBLICO 

+ 39 335 5999596

 

 

comunicato stampa Transdolomites. Ferrovia per Alto Garda, apprezziamo i sindaci che hanno avuto il senso civico di esprimere pubblicamente il pensiero ” ferroviario

Transdolomites non può che apprezzare le prese di posizione di alcuni sindaci  e albergatori dell’Alto Garda a riguardo dell’accelerazione della proposta  riguardante il collegamento ferroviario Rovereto-Riva.

Transdolomites è certamente associazione portabandiera dell’auspicato collegamento Trento-Penia di Canazei via Val di Cembra. Ma di questa idea non ne ha fatto una questione di campanile. Al contrario ha sempre avuto una attenzione a 360 gradi avanzando le proprie proposte volte a investire sulle ferrovie esistenti , Valsugana e Trento-Mezzana, ed allo stesso tempo il sostegno al progetto della Rovereto-Riva  e della Ferrovia della Valdastico ( Vicenza-Rovereto)  che potrebbe diventare quest’ultima una valida alternativa al progetto della Valdastico stradale.

L’accoppiata Monaco-Rovereto-Riva e Venezia-Rovereto via Valdastico metterebbe la zona del Garda nelle condizioni di essere raggiungibile via  ferrovia del Brennero e aeroporto internazionale di Venezia.

Siamo ad esprimere pubblicamente il nostro apprezzamento per le dichiarazioni di Cristina Santi sindaca di Riva e Alessandro Betta sindaco di Arco nelle quali ci riconosciamo per la comunanza delle riflessioni

Assieme ai cambiamenti climatici, la pandemia in corso sta insegnando in modo impietoso che un ambienta sano è una condizione essenziale per guardare al futuro. L’intelligenza del genere umano non dovrebbe condurci a ragionare solo nel tempo circoscritto al Covd-19  ma farci ragionare sul  tragico  prezzo in vite umane  ( in Italia si stima tra le 60.000-80.000 morti/anno)che stiamo pagando a causa dell’inquinamento atmosferico dovrebbero essere sufficienti a farci ragionare su quale futuro intendiamo proporre a noi ed alle generazioni future.

Il Trentino non può esimersi da questa riflessione che va fatta a 360 gradi.

La  sfida sul territorio  è poi certificare il turismo dal punto di vista ambientale perché la scelta delle destinazioni da parte dei turisti sarà sempre più guidata da questi fattori. I trasporti in questo senso faranno sempre più la differenza

Il trasporto ferroviario, in particolare, sarà grande protagonista. Secondo la European Environment Agency, infatti, solo lo 0,5% delle emissioni generate dal settore trasporti sono da imputare ai trasporti su rotaia; al contrario, il trasporto su strada è responsabile del 73,1% delle emissioni.  E solo il trasporto su rotaia, tra le diverse modalità di trasporto, ha conosciuto una stabile e progressiva riduzione delle emissioni di gas serra a partire dal 1990.

Questa introduzione pensiamo  sia più che sufficiente per  comprendere verso quale orizzonte volgere il nostro sguardo e come calarlo concretamente sul territorio.  Sta poi a noi la scelta ; ferrovia oppure inquinamento da auto e mezzi pesanti?.

Condividiamo anche il concetto di ferrovia come strumento per creare sintonia tra territori insegnando a uscire da una visione campanilista della gestione dei singoli comuni favorendo il miglior utilizzo delle dotazioni già esistenti evitando la realizzazione di opere che si rivelerebbero tanti doppioni in altrettanti comuni.

In tema di finanziamenti forte l’attenzione rivolta al Ricovery Found o alla Next Europe Generation proposti dalla Commissione Europea in sintonia con il Parlamento Europeo

Confidare solo in questa direttrice in attesa che essi siano attivi, è  però sbagliato . Guardando al passato, il politico di turno quando voleva trovare la giustificazione per “ scaricare “ un’idea ha sempre raccontato la storiella che non c’erano i soldi.

Parlando in questo caso di ferrovie, i soldi  anche negli anni passati non sono mai mancati, semmai è sempre mancata la volontà di progettare e di concretizzare il tutto.

Come associazione abbiamo organizzato più di un convegno  dedicato alle risorse finanziarie. Ancor prima di quanto oggi è in discussione in sede di Consiglio europeo, la disponibilità finanziaria nell’EU era stimata in migliaia di miliardi di Euro.

In un convegno promosso qualche anno fa dal Governatore sudtirolese Arno Kompatscher al quale ho avuto piacere di assistere, il Direttore esecutivo  ( allora austriaco)  Il Fondo europeo per gli investimenti strategici (FEIS)  il pilastro centrale del piano di investimenti per l’Europa  spiegava che  problemi generati dalla crisi economica del 2008 erano  dato dalla troppa liquidità a fronte della forte riduzione di progettualità. Il chiaro invito fu il tornare a progettare. Non si dimentichi tra l’altro il progetto “ Italia veloce” presentato questa primavera dalla Ministra dei Trasporti Paola De Micheli: 200 miliardi di Euro da investire in infrastrutture anche ferroviarie.  

La ferrovia del Lago di Garda produrrà nuove opportunità turistica per il Basso Trentino, ma compito della politica provinciale è operare nell’interesse più generale.

Se a ragione si promuove l’idea di ferrovia per il Garda a fronte della presenza di oltre un milione di turisti, qualcuno ora ci  deve  spiegare perché la stessa soluzione viene ritenuta  sostenibile per le Valli dell’Avisio dove le presenze turistiche  nelle valli di Fiemme e Fassa nella stagione turistica 2018-2019 sono state 7.378.400 e dove gli accessi agli impianti di risalita estate ed inverno dimostrano di essere numeri così importanti ed adatti per essere gestiti da soluzioni di trasporto di massa. Numeri che stanno a dimostrare che la soluzione BRT sarebbe un gran buco nell’acqua.

Tra il dire ed il fare ce ne passa, ma la presa di posizione di sindaci e albergatori del Garda rappresenta un segnale importante. La nostra speranza è che tale coraggio contagi anche nelle valli dell’Avisio sindaci ed i tanti albergatori , imprenditori del settore del turismo, commercio e residenti che per troppi anni hanno nascosto la testa nella sabbia magari per non compromettersi nel “ sognare” inconsapevoli che senza visioni non si costruisce il futuro.  Senza una reazione civile e determinata in quelle valli il rischio  è che si realizzi un Trentino a due velocità. Chi sarà pronto allo storico cambiamento nel settore dei trasporti e chi rimarrà tagliato fuori.

 

Massimo Girardi

Presidente associazione Transdolomites

Cell. 320.4039769

www.transdolomites.eu

 

 

 

Comunicato stampa di Transdolomites:Ferrovia Trento-Penia, Valli dell’Avisio prima illuse e poi gabbate dalla politica di Trento Mai perdere la memoria storica

 

Ferrovia Trento-Penia, Valli dell’Avisio prima illuse e poi gabbate dalla politica di Trento

 

Mai perdere la memoria storica

L’idea di Metroland prende corpo tra il 2008-2009 dall’intenzione della Provincia Autonoma di Trento sotto la presidenza del Governatore Lorenzo Dellai di impegnarsi in un’azione strategica della mobilità ferroviaria mirante a realizzare una rete ferroviaria provinciale di collegamento intervallivo in grado di connettere tra loro le principali realtà del territorio e di migliorare l’accessibilità al corridoio del Brennero.

Metroland ha da subito messo in evidenza l’impossibilità di essere realizzato sotto l’aspetto economico e ingegneristico. Il problema non era tanto i tunnel lunghi, quanto i tracciati all’aperto nei fondovalle dove non sarebbe stato possibile inserire i raggi di curvatura delle linee per dei treni concepiti per viaggiare a 150 km/ora.

In questo solco si è mossa l’azione di Transdolomites,con l’obiettivo di  rendere ad es.  fattibile Metroland nelle Valli dell’Avisio proponendo per essa un modello sull’esempio svizzero simile tra l’altro a quello della Trento-Malè, Venosta, Pusteria.

Dopo alcuni anni di “ guerra fredda” una prima svolta in senso collaborativo si ebbe con la  Mozione N. 38 del 12 giugno 2014 del Consiglio provinciale per iniziativa dell’allora Vice Presidente Diego Mosna con  la posizione all’unanimità scaturita  in Consiglio della P.A.T.

“IL CONSIGLIO DELLA PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO

impegna la Giunta provinciale

  1. ad avviare nel più breve tempo possibile lo studio di fattibilità di una ferrovia che colleghi Trento con le valli dell’Avisio, approfondendone, tra l’altro, gli aspetti finanziari;
  2. a coinvolgere nella redazione dello stesso le istituzioni del territorio e le associazioni di cittadini costituite per questo scopo, in particolare valorizzando l’attività di studio ed approfondimento realizzati in questi anni dall’associazione Transdolomites.

Nel novembre 2016 Transdolomites attiva un’azione politica per rafforzare il peso e la rappresentatività della Mozione N 38 del 2014.

Da Trento a Canazei i Consigli e Giunte comunali furono invitati a discutere e deliberare la petizione di Transdolomites con la quale si chiedeva alla Giunta provinciale di Trento di promuovere la progettazione della ferrovia Trento – Penia.

Dal novembre 2016 alla primavera 2018 le petizioni sono state discusse e   deliberate favorevolmente dalle seguenti amministrazioni;

Comunità della Valle di Cembra, Comunità Territoriale Valle di Fiemme, Comun General de Fascia ed i comuni di  Pozza di Fassa, Soraga, Moena,  Predazzo, Ziano,  Cavalese,  Castello-Molina,  Capriana, Altavalle,  Cembra Lisignago,  Giovo , Segonzano,  Trento

Tutti questi soggetti hanno deliberato a favore della petizione di Transdolomites

Ancora oggi nessuna di queste mozioni ha ricevuta risposta dai Governi Trentini. Ci troviamo davanti ad una politica provinciale che si dimentica che le mozioni dei comuni sono la prima espressione e la più antica delle popolazioni residenti. Dimenticarsi di questo è esautorare e delegittimare i consigli comunali e di conseguenza gli   Atti di indirizzo politico   che sono espressione della volontà delle Istituzioni delle Valli dell’Avisio che Trento ha  ignorato.

Non da Transdolomites, che non permetterà vadano in prescrizione e ne  chiederà il rispetto ed un impegno solenne a favore del progetto ferroviario. Un traguardo irrinunciabile per avviare il confronto con i territori.

Nel dicembre 2013,( vedi allegato)  Mauro Gilmozzi allora Assessore ai Lavori Pubblici della P.A.T. annunciò pubblicamente il voto unanime della Terza Commissione legislativa per impegnare un milione di Euro a favore di un bando di approfondimento sull’ipotesi di collegamento ferroviario tra Trento e Canazei. Lo studio in oggetto non vide mai la luce, quindi anche le indicazioni della Commissione legislativa non vennero considerate.

A ciò aggiungiamo una richiesta di chiarimento: dov’è finito il milione di Euro destinato al progetto Avisio????

Transdolomites ha sempre adottato il metodo del coinvolgimento nei riguardi delle Istituzioni provinciali e della società civile.

Questo per quanto riguarda anche la Giunta che si è insediata a seguito delle elezioni del 2018.

Nell’autunno 2018 egli è stato inviato via lettera ad aderire al Gruppo di studio per il perfezionamento del progetto della Ferrovia dell’Avisio senza ottenere alcuna risposta.

Venerdì 16.11.2018, mercoledì 5.06.2019, giovedì 11 aprile 2020 e giovedì 23.07.2020 a firma di Massimo Girardi Presidente di Transdolomites sono state inviate le mail indirizzate all’attenzione del Presidente Fugatti ( e in parte anche all’Assessore Mario Tonina) con la cortese richiesta di essere ricevuti per un confronto sui temi della ferrovia Avisio, il progetto di Museo all’aperto dedicato alla ex Ferrovia Ora-Predazzo e gli interventi di messa in sicurezza stradale della SS. 48 tra Passo San Lugano e Canazei. Silenzio assoluto. Nemmeno l’essermi recato per due volte alla Segreteria della Presidenza per sollecitare l’incontro ha sortito effetto. E questa sarebbe la politica dell’ascolto e di vicinanza nei riguardi dei cittadini????

 

Quando si parla senza cognizione di causa

Il 27 giugno 2019 ( vedi allegato)  in alcune edicole della Valle di Fassa fu esposta la locandina di un quotidiano locale recante  il titolo “ Fugatti: treno in Fiemme e Fassa per le Olimpiadi”

Una dichiarazione che a caldo non poteva non far piacere, ma la storia della ferrovia Avisio ancora una volta ci insegnava che ci trovavamo non solo dinanzi ad un’ennesima sparata ma anche dinnanzi alla scorsa competenza in materia. Nemmeno Transdolomites, ispiratrice del progetto su ferro si è mai illusa che da qui al 2026 si sarebbe potuto posare qualche km di ferrovia ma ha difeso l’idea in quanto necessaria per il dopo Olimpiadi. Questo concetto lo  ha compreso e enunciato anche Luca Zaia, Governatore della Regione Veneto riferendosi al progetto di Anello delle Dolomiti. Progetto però che  nel contesto olimpionico rappresenterebbe una grande opportunità per il lancio mondiale dell’idea.

 

“L’imbroglio “ contenuto  programmi elettorali

In occasione delle elezioni 2018 alcuni candidati alla Presidenza nei rispettivi programmi hanno inserito il tema della mobilità.

Hanno citato il ruolo generico della ferrovia Antonella Valer della Coalizione Sinistra per il Trentino.  Giorgio Tonini  ( Futura PD e Unione per il Trentino) “ Un sistema integrato di mobilità pubblica che permetta di avvicinare in modo rapido, sicuro e sostenibile le valli alle città, e le città alle montagne, facilitando l’accesso ai servizi e creando, allo stesso tempo, nuove opportunità di sviluppo”.

Hanno citato espressamente la ferrovia Avisio  Filippo Degasperi del Movimento 5 Stelle Trentino “ La realizzazione dei collegamenti ferroviari con le valli di Fiemme e Fassa e con l’Alto Garda “.  Mauro Ottobre “ la  Trento-Val di Fassa ( con particolare attenzione al progetto Transdolomites”.

Maurizio Fugatti nel suo programma ed in quello di Fugatti Presidente, Coalizione popolare autonomista per il Cambiamento “ Mobilità ferroviaria. Studio di fattibilità della ferrovia delle Dolomiti: Trento, Valle di Cembra, Canazei. Una ferrovia dalle enormi potenzialità turistiche se realizzata, in grado di attrarre turisti e ridurre in parte il traffico automobilistico nelle valli attraversate”.

Che fine hanno fatto tutte queste buone intenzioni?

 

Mettiamo in chiaro una cosa; Da Metroland in avanti le responsabilità di tanto immobilismo sono trasversali e ricadono sul Centro-Sinistra e Centro-Destra. La domanda che oggi rivolgiamo è ovviamente a chi oggi governa ,si trova a metà legislatura, ed ha il dovere di rispondere in particolare la Lega che in Giunta ha la rappresentanza di maggioranza

Inserendo nel suo programma la citazione sulla ferrovia Avisio ponendo l’attenzione su questa idea di progetto, ha raccolto un consenso popolare che si è tradotto a sua volta in un voto di fiducia a suo favore.

Promettere l’impegno per lo studio di fattibilità è una promessa sensata, percorribile e credibile. Non si tratta di promettere la luna a nessuno.

Il fatto che dagli interventi nel settore dei trasporti manchi ancora oggi  l’impegno per il progetto della ferrovia dell’Avisio( al momento sostituito dal BRT) ci fa pensare che la Lega abbia tradito su più di un fronte.

Ha tradito la sua stessa storia perché da quando la proposta di Transdolomites è diventata di pubblico dominio la Lega ha sempre sostenuto questa proposta. Cosa che la Lega in questa ultima legislatura ha rinnegato dal 2018 ad oggi.  Il Presidente  Fugatti  fu tra i firmatari della mozione N 38 /2014 del Consiglio provinciale di Trento. Se lo è scordato? Ha forse intenzione di non onorare  la sua stessa firma?

La lega ha tradito le valli dell’Avisio ed è nelle valli che essa ha raccolto il consenso popolare. Ha ora deciso di rimangiarsi una parola data nei riguardi degli elettori dei questi territori???

Sino a quando non saremo smentiti dall’impegno ufficiale volto a onorare l’impegno per il progetto Avisio, non solo continueremo considerare un tradimento il disimpegno di questa forza politica, siamo anche dell’opinione che nei riguardi di questa valli sia in atto un processo di sabotaggio del loro futuro. Quello che ce lo fa pensare, è che per il Garda e per la ferrovia della Valsugana l’attenzione sia confermata mentre l’asta dell’Avisio sia stata del tutto emarginata.

Nel settembre 2020 fummo contattati dall’Osservatorio Provinciale sulla Mobilità Sostenibile della P.A.T.  invitandoci a presentare il progetto per “il treno dell’Avisio” per la scelta di un sistema di trasporto pubblico che possa essere messo in esercizio in tempo per il regolare svolgimento dei XXV Giochi Olimpici Invernali “Milano Cortina 2026. L’audizione ebbe luogo il 15 ottobre .  l’Osservatorio Provinciale sulla Mobilità Sostenibile è un tavolo consultivo e lo ringraziamo per averci invitati a presentarci.

Quello che sino ad ora è però mancato è l’impegno politico dei Governi trentini a onorare le richieste delle Istituzioni locali affinchè ci si confronti con un vero progetto.  Non vi abbiamo mai chiesto l’impegno di costruire questa infrastruttura ma quello di ottemperare al Vostro dovere; quello di progettarla. Ma nemmeno quel coraggio avete mai dimostrato di avere e questo è tutto dire. Nemmeno vi passa per la mente che  dai 120 milioni di Euro che Roma vi destina alle Olimpiadi 2026, un milione si potrebbe destinare a soddisfare questo obiettivo minimo .

Massimo Girardi

Presidente di Transdolomites

Cell. 320.4039769

Comunicato stampa di Transdolomites; Olimpiadi 2026. Persa una grande occasione per favorire lo sviluppo delle valli dolomitic

Con l’inaugurazione ufficiale della nuova fermata ferroviaria Versciaco-Elmo nel comune di San Candido il 14 dicembre 2014, la Val Pusteria si è dotata di  un secondo collegamento diretto tra la ferrovia e il comprensorio sciistico.

La nuova fermata ferroviaria Versciaco e il vicino impianto di risalita alla stazione a valle Monte Elmo (Dolomiti di Sesto) sono raggiungibili con treni FLIRT a piano ribassato ogni ora, nei mesi invernali anche ogni mezz’ora.

L’intervento realizzato a Versciaco segue quello che  nel dicembre 2010 ha riguardato  la stazione ferroviaria Perca-Plan de Corones. Esso è stata la risposta alla necessità di aprire nuove vie nella mobilità del tempo libero. Con il motto “Dal treno alla pista da sci”, in Val Pusteria si è inteso offrire la possibilità di accedere al comprensorio sciistico Plan de Corones direttamente dalla banchina ferroviaria.

Grazie al collegamento offerto dallo Ski Pustertal Express, le due aree sciistiche di Plan de Corones e Dolomiti di Sesto si sono “avvicinate”. Lo spostamento tra le due località può avvenire nell’arco di 40 minuti permettendo l’accessibilità a 200 km di piste senza l’utilizzo dell’auto. Questo significa la possibilità per chi scia di scegliere ad esempio come prima destinazione mattutina Plan de Corones per poi optare nel pomeriggio per Versciaco-Molte Elmo. Un’opportunità che ha permesso alla Val Pusteria di porsi in una posizione di privilegio nell’arco alpino grazie a questo sistema intermodale.

Nei prossimi anni altri impianti di risalita con partenza dal fondovalle saranno adeguati con la realizzazione dell’interscambio tra ferrovia e impianti a fune: anche gli impianti austriaci di Sillian saranno collegati sci ai piedi con il Monte Elmo oltre che con la già presente fermata del treno; pure per Maranza (bassa Pusteria) è possibile migliorare l’accesso alle piste dalla stazione ferroviaria di Rio di Pusteria, e non va dimenticato il progetto in discussione a Bressanone di funivia dalla stazione alla Plose.

Poi c’è il domani.

Per consentire un collegamento ferroviario diretto e più vantaggioso Val Pusteria – Bressanone – Bolzano e in vista della nuova stazione di snodo di Bressanone a seguito della costruzione della galleria di base del Brennero, la costruzione della Variante Val di Riga è uno dei progetti prioritari nel settore ferroviario altoatesino. Sono previsti un nuovo tracciato su una lunghezza di 3,8 km tra Rio di Pusteria e Bressanone, nuove fermate a Varna e Sciaves e un adeguamento del PRG (piano regolatore generale) nella stazione ferroviaria di Bressanone. Realizzazione prevista entro il 2024.

Questo intervento permetterà di ridurre di 15 il viaggio tra San Candido e Bolzano.

Ma andiamo oltre con il ragionamento.

Nel 2028 è prevista l’entrata in esercizio della galleria di base del Brennero per i treni alta velocità.

Ciò significherà che da Monaco di Baviera si potranno raggiungere le Dolomiti in due ore e mezza di viaggio.

Un scenario di viaggio che potremmo ipotizzare è che da Monaco si potrà arrivare a Bressanone, scendere e fare cambio treno per raggiungere più velocemente  la Val Pusteria grazie alla variante di Riga e avere a portata di sci o di escursioni le località in quota della valle grazie all’offerta di intermodalità d’avanguardia grazie al gioco di squadra tra ferro e fune. Raggiungile da Nord-da Sud e da Est grazie al collegamento ferroviario con l’Austria , la Val Pusteria si porrà in una condizione di forte vantaggio rispetto ad altri comprensori serviti da impianti a fune presenti nel resto delle Dolomiti ma non serviti da ferrovia. Anche la Val Badia trarrà vantaggio dalla ferrovia pusterese.

Transdolomites è ovviamente favorevole alla realizzazione della Variante di Riga così come tutto quanto si sta facendo per favorire l’intermodalità tra ferrovia e impianti a fune.

E’ lo stesso modello di mobilità che abbiamo modo di leggere nell’idea di progetto per la ferrovia dell’Avisio nelle valli di Fiemme e Fassa ove con questa soluzione  puntiamo a raggiungere quasi tutti i paesi e creare l’interscambio con gli impianti di risalita che hanno i punti d’imbarco sul fondovalle. Il tutto collegato alla città di Trento ed alla ferrovia del Brennero passando per la Valle di Cembra.

Vogliamo allora lanciare una “ provocazione”:

La realizzazione della Variante di Riga rappresenta “ una minaccia “ per i comprensori sciistici di Fiemme e Fassa  non serviti da ferrovia. Essi saranno progressivamente fuori mercato perché, ad opere ferroviarie realizzate, la Pusteria e la Badia diverranno mete preferite per gli sciatori provenienti dal Brennero grazie alla rapidità del viaggio in treno.

Certo, per mantenersi competitivi bisogna investire, ma l’immobilismo  non è la soluzione perchè alla lunga comporterà  un costo maggiore. Siamo convinti che gli imprenditori di Fassa e Fiemme l’abbiano capito e si rendono conto che è arrivato il momento di agire.

Dinnanzi alla necessità di riflettere su questi scenari sui quali si gioca il futuro turistico delle valli dell’Avisio, l’appuntamento delle Olimpiadi doveva rappresentare non solo l’evento sportivo, ma anche il trampolino di lancio per la proiettare all’attenzione del mondo i  veri progetti strategici.

Nella prospettiva olimpica e post olimpica i 120 milioni di Euro destinati dallo Stato al Trentino per le infrastrutture di trasporto e destinati al BRT, ad opere stradali ed all’acquisto di treni per la linea della Valsugana (mentre i 62 investiti dalla Provincia serviranno ad ammodernare gli impianti sportivi) non solo sono briciole rispetto alla portata strategica dell’evento, ma l’ennesima dimostrazione del disinteresse della classe politica trentina nei riguardi dello sviluppo delle sue valli dolomitiche.

Se dunque c’è chi  grida ai quattro venti che un miliardo e mezzo per la ferrovia Trento-Penia è una cifra non alla portata, il vero costo non è questo. Con il tempo ci si accorgerà che il vero prezzo che le valli pagheranno sarà il costo di non avere la ferrovia.

 

Cordialmente.

Massimo Girardi

Presidente di Transdolomites

Cell. 320.4039769

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